Turazzi Emiliano
Nato a Milano nel 1970, ha compiuto gli studi musicali diplomandosi a pieni voti nel Conservatorio della sua città, formandosi con Giuliano Zosi, Adriano Guarnieri, Sandro Gorli e Umberto Rotondi. Musicista curioso, non esaurisce i propri interessi musicali nel campo della composizione classica: alla formazione accademica unisce infatti una solida formazione jazzistica e un vivace interesse per le musiche di tradizione orale e per la musica antica europea.
Dalla fine degli anni ’90 sue composizioni sono state eseguite in rassegne e festival nazionali ed internazionali fra cui: Milano Musica, Tage für Neue Musik Zürich, Bludenzer Tage zeitgemäßer Musik, Tage fur Neue Musik Rottenburg, Mantova Musica Contemporanea, Urbino Musica Antica, Micro-Jornadas de Composition y Musica Contemporanea di Cordoba.
Ha lavorato con musicisti come Antonio Politano, Francesco Dillon, Manuel Zurria, Robert HP Platz, Petra Stump, Heinz-Peter Linshalm, Haesung Choe, Gerald Eckert, Beatrix Wagner, Rico Gubler, Mats Scheidegger, Alberto Napolitano, MDI Ensemble, Ensemble Antipodes, Ensemble Reflexion K.
Nel 2019 l’ensemble Reflexion K di Eckernförde ha prodotto una registrazione monografica edita da Stradivarius nel 2020 comprendente: “Quelli che vivono“ per otto musicisti e supporto, “Composizione per flauto e violoncello“ e “Composizione per recorder tenore solo“.
Grazie alla sua attenzione al suono come elemento centrale e fondante dell’esperienza compositiva gli è stato chiesto un contributo per il volume “Fare strumento“ della collana “I quaderni del Conservatorio“ curato da Gabriele Manca e Luigi Manfrin.
Completano la sua attività musicale esperienze di divulgazione musicale e diffusione della cultura artistica tramite conferenze, cicli di incontro, seminari tematici rivolti a specialisti o amatori. E’ stato socio fondatore e presidente dell’Associazione Musica Aperta.
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